Il pifferaio magico aveva un piano, montò sul suo cavallo e galoppò
lontano, e città per città si fermava a suonare e in ogni posto i topi
faceva ballare. Lo seguirono tutti nel suo viaggio nel paese,
tornò alla valle fatata ch'era già passato un mese e dietro lui
c'erano topi A NON FINIRE, un numero enorme impossibile da dire. Entrò
nella via principale, con il suo strano corteo arrivò al palazzo reale,
aiuto aiuto aiuto gridò il re terrorizzato, mi hanno abbattuto, MI HANNO
SPODESTATO. Il pifferaio disse scusi maestà se ho regalato ai topi la
sua città, ma forse almeno loro sapranno rispettare la libertà di ognuno
di fare e di pensare ...
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